sabato 16 aprile 2011

NEANCHE IL TEMPO...

E' proprio il caso di dirlo. Neanche il tempo di dire una cazzata che il presidente del consiglio ne spara un' altra delle sue. Si scaglia ancora una volta contro la già martoriata scuola pubblica. Prima i giornalisti, poi i magistrati ed ora anche gli insegnanti sono comunisti. Ed intanto promette altri soldi alle scuole private.
IL CASO

Berlusconi attacca ancora la scuola pubblica
"Insegnanti con valori contrari alla famiglia"

Messaggio del premier alla riunione dell'Associazione delle mamme: "Ora potete scegliere liberamente quale educazione dare ai vostri figli e sottrarli ai professori di sinistra". Insorge l'opposizione: "Parole ignobili"

PADOVA - Silvio Berlusconi, in un messaggio inviato a Padova a una riunione dell'Associazione nazionale delle mamme, ha sottolineato che i genitori oggi possono scegliere liberamente "quale educazione dare ai loro figli e sottrarli a quegli insegnamenti di sinistra che nella scuola pubblica inculcano ideologie e valori diversi dal quelli della famiglia".

Un attacco frontale contro la scuola pubblica che richiama quello già fatto dal premier alla fine dello scorso febbraio in un intervento al congresso dei cristiano riformisti 1. In quell'occasione il presidente del Consiglio, citando a sua volta il suo discorso del '94 in occasione dell'avvio del suo impegno politico, aveva detto: "Libertà vuol dire avere la possibilità di educare i propri figli liberamente, e liberamente vuol dire non essere costretti a mandarli in una scuola di Stato, dove ci sono degli insegnanti che vogliono inculcare principi che sono il contrario di quelli dei genitori".

Il premier oggi, parlando poi dell'azione del governo ha ricordato l'introduzione di leggi contro la violenza sessuale e il reato di stalking. Si è detto quindi convinto delle grandi capacità delle donne: "siete più brave di noi uomini, a scuola, sul lavoro, siete più puntuali , più precise e più responsabili. Anche per questo ho voluto che nel nostro governo ci fossero ministri donne e mamme che sono attivissime 
e bravissime".

"Care mamme - ha concluso - vi garantisco che il governo continuerà a lavorare con lo stesso entusiasmo e con lo stesso impegno per valorizzare il vostro ruolo nella famiglia nel mondo del lavoro e nella società". Berlusconi nella nota si è congedato con "un bacio e un saluto affettuoso a tute voi con l'augurio che possiate realizzare tutti i progetti e i sogni che avete nella mente e nel cuore".

L'intervento del premier ha fatto subito scattare le proteste dell'opposizione. "Le parole di Berlusconi sulla scuola pubblica sono un ignobile attacco, privo di qualsiasi giustificazione reale. Il capo del governo - afferma il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi - dovrebbe difendere e valorizzare il pilastro educativo del paese, non additarlo come esempio negativo. Queste parole aiutano a comprendere la vera missione che il governo ha portato avanti in questi anni: tagliare i fondi alla scuola pubblica per aiutare quelle private. L'istruzione pubblica è un valore costituzionale da difendere e ampliare. Berlusconi chieda scusa a tutti gli insegnanti, che, pur in condizioni difficili, continuano a svolgere egregiamente il loro ruolo".

"Con il governo Berlusconi - rincara la responsabile politiche per la famiglia e terzo settore del Pd Cecilia Carmassi - ogni donna che aspetta un figlio è a rischio licenziamento". "Sulla famiglia e sulle donne, solo retorica e falsità - aggiunge - non so con quale faccia, Berlusconi possa affermare di sostenere e tutelare la maternità quando uno dei primi atti del suo governo è stato quello di cancellare il divieto delle dimissioni in bianco: con il governo Berlusconi ogni donna che aspetta un figlio è a rischio licenziamento attraverso la pratica di far firmare alle donne, al momento dell'assunzione, un foglio di dimissioni in bianco".

Dura anche la presa di posizione dell'Unione degli studenti che definisce le parole del presidente del Consiglio "immonde e indegne". "Siamo stanchi di questo governo - aggiunge una nota - che taglia miliardi alla scuola pubblica e se ne vanta, mentre migliaia di docenti precari non trovano lavoro, mentre si abbassa il livello della formazione, mentre centinaia di migliaia di studentesse e studenti vivono il dramma di tasse, trasporti, libri di testo che hanno costi elevatissimi".
(16 aprile 2011)© RIPRODUZIONE RISERVATA

APPELLO AL MASCHIO ITALICO.

Datte 'na regolata finchè sei in tempo.


UROLOGIA

Italiani, fertilità dimezzata in 20 anni
la lenta estinzione degli spermatozoi

Dal congresso del Suni l'allarme per quella che viene definita un'emergenza nazionale nascosta: nelle coppie infertili, la causa è nell'uomo il 55% delle volte. Colpa dell'inquinamento, dello stress, di comportamenti sessuali a rischio e di patologie come il varicocele

ROMA - Non ci sono più gli uomini di una volta e il mito del macho italiano non esiste più. Frasi fatte come queste non si reggono solo sull'evoluzione dei rapporti tra i generi, ma anche su una realtà clinica verificata: anche se non ne parlano i telegiornali, infatti, il problema dell'infertilità maschile è ormai una sorta di emergenza nazionale, tanto che nelle coppie infertili il 55% delle volte la causa è nell'uomo. Il dato, presentato come eclatante e nuovo perché riferito a statistiche del 2010, è la base dell'allarme lanciato al 60° congresso della Società degli urologi del Nord Italia (Suni), in corso fino a sabato a Bologna.

La capacità riproduttiva dei maschi italiani è andata riducendosi nel tempo con il cambiare delle abitudini, dell'ambiente, del modo di vivere e dell'insorgere di patologie connesse ai nuovi stili di vita. Al congresso è stata citata un'indagine svolta un decennio fa, secondo la quale dal 1940 al 1990 la concentrazione media degli spermatozoi sarebbe crollata da 113 a 66 milioni. Negli ultimi vent'anni, poi, secondo quanto affermato da Giuseppe Martorana, presidente del congresso e direttore della Clinica urologica della Università di Bologna, "il numero degli spermatozoi prodotti si è quasi dimezzato".

Le cause? Inquinamento atmosferico, alimentazione scorretta, fumo e alcool, stress, condizioni di lavoro e stili di vita non sani e ovviamente comportamenti sessuali a rischio. Questo contesto di situazioni a rischio produce una serie di patologie andrologiche che finiscono per incidere sulla capacità riproduttiva dell'uomo e, se non diagnosticate e curate per tempo, possono portare all'infertilità: varicocele, infezioni sessuali, tumori, prostatiti croniche, disturbi dell'erezione e dell'eiaculazione. Il guaio, si è detto al congresso di Bologna, è che questi problemi sono sempre più diffusi tra i giovani: "Un giovane su quattro con problemi riproduttivi - ha detto Martorana -  mostra tracce di lesioni da infezione cronica alla prostata, aspetto che fa pensare che si sarebbero potuti prevenire".

"Per la fertilità - ha ricordato il presidente del congresso - sono molto importanti le condizioni ambientali e lo stile di vita, incluso lo stress: ad esempio, l'esposizione agli inquinanti prodotti dal traffico urbano agisce negativamente". Nel rendere noto il dato sul sorpasso degli uomini sulle donne quale "causa" dell'infertilità di coppia, gli urologi mettono sotto accusa soprattutto il varicocele (il suo controllo è entrato tra le diagnosi sistematiche solo da 25 anni), la cui presenza incide negativamente sia sulla quantità che sulla qualità degli spermatozoi. In proposito, secondo un altro dato allarmante emerso dal congresso, negli ultimi anni in circa il 30% dei pazienti maschi sopra i 25 anni si è registrato un progressivo incremento della presenza di alterazioni del Dna del liquido seminale: una delle più diffuse cause di infertilità.
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OGGI MI SENTO UN PO' INQUIETO.

Sarà perchè ho fatto un sogno che mi ha turbato, sarà perchè si avvicinano gli esami o sarà perchè vedo che in Italia le cose vanno peggio che altrove. In un momento di profonda crisi, e non mi riferisco solo a quella economica ma anche e soprattutto morale, invece di pensare a come rilanciare il paese, a occuparsi veramente dei giovani, dei loro problemi, del loro futuro che, guarda caso, coincide con quello dell' intero paese, la politica si è occupata nelle ultime settimane del processo breve che rischia di cancellare circa 15000 processi senza che si abbia un colpevole. Hanno già detto che il prossimo obiettivo importante per il futuro del paese sarà il decreto per limitare le intercettazioni. In tutti i paesi seri, che non siano l' Italia, nonostante i soldi siano pochi, si investe sui giovani, sulla ricerca perchè è l'unico vero modo di tirarsi fuori da questa crisi. Non ho le fette di salame sugli occhi, anche altrove la situazione non è delle più rosee, si perdono posti di lavoro, il tasso di disoccupazione giovanile cresce ecc. Altrove però si parla di questi problemi, si cercano soluzioni a questi problemi, si  attuano provvedimenti. Da noi, invece, neanche se ne parla o  lo si fa davanti alle telecamere per sembrare credibili, ottenere consensi. La verità è che i nostri politici si preoccupano solamente di pararsi il culo con leggi ad personam. L'ultima sul processo breve ne è un esempio ma se ne potrebbero fare a migliaia. Come possiamo noi giovani sperare che le cose migliorino, quando vediamo che chi ci governa utilizza mezzi e risorse dello stato  per i propri  " problemi" , il ministro della difesa che per andarsi a vedere l' Inter utilizza l' aereo di stato giustificandosi che l' ha fatto per motivi di sicurezza. Si dice che la speranza sia l' ultima a morire. Però tutto ha un limite. A chi mi dice di essere pessimista rispondo: " sono solo realista".

 


sabato 9 aprile 2011

L' INDECENZA NON HA LIMITI.

Non ho nulla da dire. Si commenta da solo.

IL CASO

Bunga bunga e battutacce agli studenti
Imbarazzo per il nuovo show del premier

Esibizione di Berlusconi davanti a una platea di neolaureati del progetto "Campus Mentis". Dal palco il Cavaliere inanella i suoi "cavalli di battaglia". Comprese le battute a luci rosse. Gelo del pubblico per una gag sul sesso orale

ROMA - Come una convention. Con battute, applausi e l'elenco delle tecniche per "vendere" se stessi e un prodotto. Mancavano le majorettes ma le risate della platea (a volte forzate) e il Cavaliere nei panni del bravo presentatore rendevano comunque bene l'idea. Silvio Berlusconi torna a indossare i panni del venditore, in perfetto stile Publitalia, regalando un'ora di vero e proprio show alla platea dei neolaureati del progetto "Campus Mentis" dell'Università La Sapienza. Dal palco il Cavaliere inanella, uno dietro l'altro, i suoi "cavalli di battaglia". Comprese le battute a sfondo sessuale che, ormai, sembrano diventate una costante delle sue apparizioni pubbliche 1. La reazione della platea e del ministro Giorgia Meloni che lo affianca, oscilla tra qualche risate e alcuni momenti di vero imbarazzo.

VIDEO Nessuno ride alla barzelletta 2

Davanti ad una platea di ventenni e trentenni, il premier si sente a suo agio. Ricorda quando anche lui era giovane e bacchetta un neolaureato poco intraprendente che dice di volere fare solo "un po'" di carriera. "Solo un po' di carriera? Così cominci male  - lo sgrida il Cavaliere - devi dire 
un carrierone. Sei tu che devi importi agli altri, non sono gli altri che devono accettarti". Ed eccolo il Berlusconi che invoca ottimismo e ambizione. E che dice ai ragazzi "di girare con il sole in tasca pronto per essere donato agli altri con gioia". Per poi gonfiare il petto: "Sentivo incredulità e anche scherno intorno a me quando fissavo dei traguardi, ma li ho sempre raggiunti...".

Poi tocca al look, altro tasto che il premier considera fondamentale. All'attuale presidente del Senato Renato Schifani consigliò di fare piazza pulita del "riporto", al ragazzo calvo che siede in prima fila offre "il telefono del mio dottore, così avrai una chioma come dovrebbero averla tutti i giovani". Ed ancora: al giovane che ha dimenticato di radersi rifila una bacchettata: "La barba induce diffidenza nell'interlocutore, può nascondere una malformazione. Se troppo vasta può nascondere l'espressione del viso".  A tutti, o quasi, aggiusta la giacca, il nodo della cravatta, contesta l'abbinamento dei colori: "Con un vestito blu - dice - non si mettono le scarpe marroni".

Puntare in alto. Non porsi limiti, continua il Cavaliere. Che passa in rassegna i suoi successi: a partire dal Milan, per arrivare a palazzo Chigi: "Volevo entrare in politica e due mesi dopo ero presidente del consiglio". Ambizione e volti glabri, insomma. "Fissatevi un traguardo che dentro di voi sentite di poter raggiungere, molto, molto ambizioso - scandisce il Cavaliere - Dedicate la vita a raggiungerlo, dimenticate ciò che vi può distrarre. Nei confronti dei vostri parenti, amici e collaboratori dovete essere sempre in grado di dare voi qualcosa a loro". Fosse anche un complimento. E qui Berlusconi ricorda quando i suoi collaboratori lo sfidarono a trovare qualcosa di carino da dire a ognuno degli invitati a una cena. Il premier, sempre più attore, mima l'arrivo di una persona vistosamente claudicante, e fa capire che non sarebbe stato facile trovare anche in lui da elogiare. "Beh, gli ho detto: complimenti per la vigorosa stretta di mano, si vede che lei ha una grande forza interiore ...". E se non basta ecco "un regalino alle segretarie, così quando chiederete un appuntamento a qualcuno avrete un trattamento di favore”.

Il meglio, però, deve ancora arrivare. Ovvero la fase a luci rosse. Si comincia così. Due ragazze laureate salgono sul palco. Il Cavaliere le accoglie in questi termini: "Siete così brave che mi viene voglia di invitarvi al bunga bunga".

GUARDA IL VIDEO 3

Finale con barzelletta. Pochi secondi e si scopre che ruota intorno al sesso orale, con un dibattito italo-tedesco se sia meglio dedicarcisi con birra o champagne. La platea sorride con qualche imbarazzo. Finisce così. Senza un accenno all'emergenza immigrazione, alla rivoluzione ai vertici delle Generali e a tutte le questioni che segnano pesantemente la vita del Paese. Forse perché parlando di cose del genere si ride poco. 
(08 aprile 2011)© RIPRODUZIONE RISERVATA

LO SAPEVATE CHE...?

Gene Simmons, bassista dei Kiss, rock band americana degli anni '70, è famoso per una parte del suo corpo molto sviluppata. Non è quello che pensate. Si tratta della sua lingua. Misura ben 18 cm, più di un pene medio in erezione. Guardate il video.

venerdì 8 aprile 2011

LO SAPEVATE CHE...?

Cosa non si fa per raggiungere la perfezione. I Led Zeppelin, mitica rock band degli anni '70, nonchè il mio gruppo preferito, hanno registrato il loro album di maggior successo ( LED ZEPPELIN IV ) nella villa vittoriana di Headly Grange usando uno studio mobile, perchè volevano ricreare un suono particolare. Fin qui nulla di strano. Si dice ed è questo il fatto più eclatante che,  per ottenere il suono che cercavano, abbiano scavato un pozzo in cucina e ci abbiano calato dentro John Bonham e la sua batteria. Che dire, GRANDISSIMI. Ecco un brano dell'album.

domenica 3 aprile 2011

ASSIGNMENT 4.

Mi sono appena registrato su delicious, ho dato un' occhiata e ho già aggiunto una decina di bookmarks. E' veramente semplice. Premetto che sono uno che non sta molto su internet. Non sono uno smanettone, non ho grosse necessità e utizzare Google per cercare informazioni mi basta. Detto ciò, in pochi minuti mi sono reso conto dell' utilità dei bookmarks che ti fanno risparmiare un sacco di tempo. Ad ogni pagina preferita puoi associare un tag, un' etichetta, che inserisce quel link in una determinata categoria e ti permette di individuarlo rapidamente, senza dover scorrere un' infinità di nomi. E' come in libreria, c'è il settore dei gialli, dei romanzi, poesie ecc. Il fatto che poi, grazie a delicious, siano consultabili da qualunque computer e in qualunque parte del mondo li rende ancora più "attraenti". Devo essere sincero, al momento usare delicious non è che mi cambi la vita. Probabilmente mi tornerà più utile in futuro, man mano che i miei studi si faranno sempre più complessi. Una cosa è certa, se non fosse stato per questo assignment non avrei saputo dei social bookmarks  e sarebbe stato un peccato.

sabato 2 aprile 2011

LO SAPEVATE CHE...?

Smoke on the water, cavallo di battaglia dei Deep Purple, è ispirata ad un fatto vero. Racconta un episodio realmente accaduto a Montreux (Svizzera) nel 1971, quando, verso la fine del concerto di Frank Zappa and the Mothers of Invention, uno spettatore sparò un razzo segnaletico che incendiò il Casinò. Smoke on the water (letteralmente fumo sull'acqua) si riferisce al fumo che si spandeva sopra il lago di Ginevra dal casinò in fiamme mentre i membri dei Deep Purple guardavano l' incendio dal loro hotel. Il titolo è accreditato al bassista Roger Glover, che dice di aver avuto l' idea al risveglio da un sogno fatto qualche giorno dopo l'accaduto.