sabato 28 maggio 2011

RELIGIONE: SCELTA, NON IMPOSIZIONE.

Sono cattolico, non perchè l' abbia scelto o perchè creda in Dio, ma soltanto perchè i miei genitori, come tutti i genitori, hanno deciso di battezzarmi. Sono ateo, non credo in Dio e soprattutto nella chiesa. Non è una cosa che mi riguarda. Non l' ho scelta. E' troppo facile dire che esista qualcuno o qualcosa di cui non si può dimostrare l' esistenza. La chiesa, per secoli, ha fondato la sua storia su continue bugie, in nome di Dio ha commesso uccisioni, saccheggi, stupri, guerre " sante " e potrei continuare. La verità è che la chiesa è un' associazione mafiosa, la più grande della storia dell' umanità e la religione uno strumento per ottenere potere. Anch' io domani mattina potrei svegliarmi e decidere di fondare una nuova religione, dire che esiste un essere superiore, tanto chi può dimostrare il contrario? Credo che la religione, qualunque essa sia, non debba essere un' imposizione ma una scelta personale, libera e sentita. E' sbagliato battezzare una persona quando è ancora piccola. E' più corretto aspettare di raggiunga la maggiore età e abbia il diritto di scegliere il battesimo o rifiutarlo. Tempo fa navigando in internet (viva il cyberspazio ) ho saputo che è possibile sbattezzarsi. Presto lo farò anch' io. Se avete delle curiosità, dubbi, posto il link del sito dove troverete tutte le informazioni. http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo. Voglio precisare una cosa. Ho solo espresso il mio parere e ho voluto dare un' informazione. Ognuno è libero di fare e pensarla come vuole. Altrimenti di cosa stiamo parlando?

SOLO MUSICA.


sabato 14 maggio 2011

ASSIGNMENT 6.

Pubmed è un archivio di milioni di articoli di carattere scientifico. L' obiettivo principale di un articolo scientifico è quello di consentire a chiunque di ripetere l' esperimento descritto e di ottenere gli stessi risultati. La validità di un articolo consiste proprio in questo, è ripetibile e prevedibile. Basta un solo risultato diverso e tutto viene messo in discussione. Chi può garantire la validità e completezza dell' articolo? Esiste quello che , in gergo, viene chiamato peer- reviewing. Le riviste scientifiche, prima di pubblicare un articolo, mandano lo stesso ad alcuni esperti in materia, che esprimono il loro pare tecnico sul lavoro proposto. A questo punto la rivista decide se pubblicare o meno l' articolo. E' un processo lungo. Passa anche più di un anno prima della pubblicazione. Nel frattempo le cose cambiano, si fanno nuove scoperte che possono smentire l' articolo stesso. C' è anche un altro problema, il conflitto di interesse. Sempre più spesso le ricerche scientifiche vengono finanziate da privati, che non sarebbe di per sè un fatto negativo, specialmente in un momento in cui i finanziamenti pubblici scarseggiano. Chi finanzia la ricerca, però, pretende risultati che possano avvantaggiarlo, anche a discapito della qualità e obiettività della ricerca. Così un ricercatore si trova a dover decidere se accettare tali " ricatti " pur di lavorare o mantenere integra la sua dignità, lavorando meno e pubblicando meno. Il problema è che l 'esperienza di una persona, la sua autorità in materia, passa per il numero di pubblicazioni sulle riviste. Come se non bastasse, molti di questi articoli non sono consultabili gratuitamente ma dietro abbonamento alla rivista. Quindi soldi su soldi. Tutto ciò porta a domandarmi . " siamo davvero certi che gli articoli che leggiamo siano validi al 100%, che la scelta della loro pubblicazione sia dovuta solo a motivazioni serie e non di tornaconto e perchè per una rivista un articolo è valido e per un' altra no? A noi che saremo medici fa comodo saperlo.

SOGNI INFRANTI.

Finalmente posso tornare ad occuparmi del blog. Ho dovuto metterlo da parte per l'esame di anatomia.Inizio subito con una polemica. Mi è capitato di leggere un articolo a proposito dei test di ammissione all'università. Da quest'anno i test per medicina ed odontoiatria si svolgeranno lo stesso giorno. Qualcuno potrebbe dire : " ma che ti importa dei test, ormai sei entrato a medicina. Non ti interessa più " . Non è così. Mettere i due test lo stesso giorno significa limitare moltissimo la scelta di uno studente che almeno poteva tenersi aperte più possibilità. Io so cosa significa, ho provato più e più volte ad entrare a medicina, perdendo anche diversi anni. Una volta non sono entrato per dieci posti, una volta per meno di due punti, un'altra ancora perchè c'erano domande con risposte sbagliate ecc. Ogni anno i test diventano sempre più difficili che non significa selezionare i migliori futuri medici. Il test non può farlo. Magari tra chi non è entra c'è un futuro premio nobel che al test si è fatto prendere dall' emozione. Affrontare il test, sapendo di giocarsi il proprio futuro e la propria vita, non è facile. Ho visto gente che, presa dall 'ansia, si è sentita male ed è andata via prima che iniziasse il test. Non si può scherzare su una cosa così delicata. Chi non entra è costretto a ripiegare su altro, a scegliere un lavoro, un domani, che non piace e ad essere infelice tutta la vita. Non è giusto. Sono sempre stato contro il numero chiuso e lo sono ancora, anche se ormai ce l'ho fatta. La possibilità di provare, di inseguire i propri sogni va data a tutti. La vera selezione andrebbe fatta nei primi anni di corso. Chi non è in pari, chi non si impegna rimane indietro, ma solo allora ed in questo modo. Questo, secondo me, andrebbe fatto. Il problema è che la politica italiana, i fondi destinanti alla ricerca, le strutture fatiscenti delle università non lo permettono. Se ne sbattono altamente del futuro dei giovani. Il governo italiano si sta impegnando affinchè l' università diventi un privilegio di pochi e, come se non bastasse, sta facendo di tutto per affossare quella pubblica a beneficio di quella privata. Vuole annullare il pensiero critico nella società, appiattire la cultura perchè questa apre le menti e fa pensare. Se uno pensa con la propria testa è difficile da controllare come un burattino. Sono molto preoccupato. Quando e cosa deve succedere perchè le cose possano veramente cambiare? Ai posteri l' ardua sentenza.

sabato 16 aprile 2011

NEANCHE IL TEMPO...

E' proprio il caso di dirlo. Neanche il tempo di dire una cazzata che il presidente del consiglio ne spara un' altra delle sue. Si scaglia ancora una volta contro la già martoriata scuola pubblica. Prima i giornalisti, poi i magistrati ed ora anche gli insegnanti sono comunisti. Ed intanto promette altri soldi alle scuole private.
IL CASO

Berlusconi attacca ancora la scuola pubblica
"Insegnanti con valori contrari alla famiglia"

Messaggio del premier alla riunione dell'Associazione delle mamme: "Ora potete scegliere liberamente quale educazione dare ai vostri figli e sottrarli ai professori di sinistra". Insorge l'opposizione: "Parole ignobili"

PADOVA - Silvio Berlusconi, in un messaggio inviato a Padova a una riunione dell'Associazione nazionale delle mamme, ha sottolineato che i genitori oggi possono scegliere liberamente "quale educazione dare ai loro figli e sottrarli a quegli insegnamenti di sinistra che nella scuola pubblica inculcano ideologie e valori diversi dal quelli della famiglia".

Un attacco frontale contro la scuola pubblica che richiama quello già fatto dal premier alla fine dello scorso febbraio in un intervento al congresso dei cristiano riformisti 1. In quell'occasione il presidente del Consiglio, citando a sua volta il suo discorso del '94 in occasione dell'avvio del suo impegno politico, aveva detto: "Libertà vuol dire avere la possibilità di educare i propri figli liberamente, e liberamente vuol dire non essere costretti a mandarli in una scuola di Stato, dove ci sono degli insegnanti che vogliono inculcare principi che sono il contrario di quelli dei genitori".

Il premier oggi, parlando poi dell'azione del governo ha ricordato l'introduzione di leggi contro la violenza sessuale e il reato di stalking. Si è detto quindi convinto delle grandi capacità delle donne: "siete più brave di noi uomini, a scuola, sul lavoro, siete più puntuali , più precise e più responsabili. Anche per questo ho voluto che nel nostro governo ci fossero ministri donne e mamme che sono attivissime 
e bravissime".

"Care mamme - ha concluso - vi garantisco che il governo continuerà a lavorare con lo stesso entusiasmo e con lo stesso impegno per valorizzare il vostro ruolo nella famiglia nel mondo del lavoro e nella società". Berlusconi nella nota si è congedato con "un bacio e un saluto affettuoso a tute voi con l'augurio che possiate realizzare tutti i progetti e i sogni che avete nella mente e nel cuore".

L'intervento del premier ha fatto subito scattare le proteste dell'opposizione. "Le parole di Berlusconi sulla scuola pubblica sono un ignobile attacco, privo di qualsiasi giustificazione reale. Il capo del governo - afferma il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi - dovrebbe difendere e valorizzare il pilastro educativo del paese, non additarlo come esempio negativo. Queste parole aiutano a comprendere la vera missione che il governo ha portato avanti in questi anni: tagliare i fondi alla scuola pubblica per aiutare quelle private. L'istruzione pubblica è un valore costituzionale da difendere e ampliare. Berlusconi chieda scusa a tutti gli insegnanti, che, pur in condizioni difficili, continuano a svolgere egregiamente il loro ruolo".

"Con il governo Berlusconi - rincara la responsabile politiche per la famiglia e terzo settore del Pd Cecilia Carmassi - ogni donna che aspetta un figlio è a rischio licenziamento". "Sulla famiglia e sulle donne, solo retorica e falsità - aggiunge - non so con quale faccia, Berlusconi possa affermare di sostenere e tutelare la maternità quando uno dei primi atti del suo governo è stato quello di cancellare il divieto delle dimissioni in bianco: con il governo Berlusconi ogni donna che aspetta un figlio è a rischio licenziamento attraverso la pratica di far firmare alle donne, al momento dell'assunzione, un foglio di dimissioni in bianco".

Dura anche la presa di posizione dell'Unione degli studenti che definisce le parole del presidente del Consiglio "immonde e indegne". "Siamo stanchi di questo governo - aggiunge una nota - che taglia miliardi alla scuola pubblica e se ne vanta, mentre migliaia di docenti precari non trovano lavoro, mentre si abbassa il livello della formazione, mentre centinaia di migliaia di studentesse e studenti vivono il dramma di tasse, trasporti, libri di testo che hanno costi elevatissimi".
(16 aprile 2011)© RIPRODUZIONE RISERVATA

APPELLO AL MASCHIO ITALICO.

Datte 'na regolata finchè sei in tempo.


UROLOGIA

Italiani, fertilità dimezzata in 20 anni
la lenta estinzione degli spermatozoi

Dal congresso del Suni l'allarme per quella che viene definita un'emergenza nazionale nascosta: nelle coppie infertili, la causa è nell'uomo il 55% delle volte. Colpa dell'inquinamento, dello stress, di comportamenti sessuali a rischio e di patologie come il varicocele

ROMA - Non ci sono più gli uomini di una volta e il mito del macho italiano non esiste più. Frasi fatte come queste non si reggono solo sull'evoluzione dei rapporti tra i generi, ma anche su una realtà clinica verificata: anche se non ne parlano i telegiornali, infatti, il problema dell'infertilità maschile è ormai una sorta di emergenza nazionale, tanto che nelle coppie infertili il 55% delle volte la causa è nell'uomo. Il dato, presentato come eclatante e nuovo perché riferito a statistiche del 2010, è la base dell'allarme lanciato al 60° congresso della Società degli urologi del Nord Italia (Suni), in corso fino a sabato a Bologna.

La capacità riproduttiva dei maschi italiani è andata riducendosi nel tempo con il cambiare delle abitudini, dell'ambiente, del modo di vivere e dell'insorgere di patologie connesse ai nuovi stili di vita. Al congresso è stata citata un'indagine svolta un decennio fa, secondo la quale dal 1940 al 1990 la concentrazione media degli spermatozoi sarebbe crollata da 113 a 66 milioni. Negli ultimi vent'anni, poi, secondo quanto affermato da Giuseppe Martorana, presidente del congresso e direttore della Clinica urologica della Università di Bologna, "il numero degli spermatozoi prodotti si è quasi dimezzato".

Le cause? Inquinamento atmosferico, alimentazione scorretta, fumo e alcool, stress, condizioni di lavoro e stili di vita non sani e ovviamente comportamenti sessuali a rischio. Questo contesto di situazioni a rischio produce una serie di patologie andrologiche che finiscono per incidere sulla capacità riproduttiva dell'uomo e, se non diagnosticate e curate per tempo, possono portare all'infertilità: varicocele, infezioni sessuali, tumori, prostatiti croniche, disturbi dell'erezione e dell'eiaculazione. Il guaio, si è detto al congresso di Bologna, è che questi problemi sono sempre più diffusi tra i giovani: "Un giovane su quattro con problemi riproduttivi - ha detto Martorana -  mostra tracce di lesioni da infezione cronica alla prostata, aspetto che fa pensare che si sarebbero potuti prevenire".

"Per la fertilità - ha ricordato il presidente del congresso - sono molto importanti le condizioni ambientali e lo stile di vita, incluso lo stress: ad esempio, l'esposizione agli inquinanti prodotti dal traffico urbano agisce negativamente". Nel rendere noto il dato sul sorpasso degli uomini sulle donne quale "causa" dell'infertilità di coppia, gli urologi mettono sotto accusa soprattutto il varicocele (il suo controllo è entrato tra le diagnosi sistematiche solo da 25 anni), la cui presenza incide negativamente sia sulla quantità che sulla qualità degli spermatozoi. In proposito, secondo un altro dato allarmante emerso dal congresso, negli ultimi anni in circa il 30% dei pazienti maschi sopra i 25 anni si è registrato un progressivo incremento della presenza di alterazioni del Dna del liquido seminale: una delle più diffuse cause di infertilità.
(

OGGI MI SENTO UN PO' INQUIETO.

Sarà perchè ho fatto un sogno che mi ha turbato, sarà perchè si avvicinano gli esami o sarà perchè vedo che in Italia le cose vanno peggio che altrove. In un momento di profonda crisi, e non mi riferisco solo a quella economica ma anche e soprattutto morale, invece di pensare a come rilanciare il paese, a occuparsi veramente dei giovani, dei loro problemi, del loro futuro che, guarda caso, coincide con quello dell' intero paese, la politica si è occupata nelle ultime settimane del processo breve che rischia di cancellare circa 15000 processi senza che si abbia un colpevole. Hanno già detto che il prossimo obiettivo importante per il futuro del paese sarà il decreto per limitare le intercettazioni. In tutti i paesi seri, che non siano l' Italia, nonostante i soldi siano pochi, si investe sui giovani, sulla ricerca perchè è l'unico vero modo di tirarsi fuori da questa crisi. Non ho le fette di salame sugli occhi, anche altrove la situazione non è delle più rosee, si perdono posti di lavoro, il tasso di disoccupazione giovanile cresce ecc. Altrove però si parla di questi problemi, si cercano soluzioni a questi problemi, si  attuano provvedimenti. Da noi, invece, neanche se ne parla o  lo si fa davanti alle telecamere per sembrare credibili, ottenere consensi. La verità è che i nostri politici si preoccupano solamente di pararsi il culo con leggi ad personam. L'ultima sul processo breve ne è un esempio ma se ne potrebbero fare a migliaia. Come possiamo noi giovani sperare che le cose migliorino, quando vediamo che chi ci governa utilizza mezzi e risorse dello stato  per i propri  " problemi" , il ministro della difesa che per andarsi a vedere l' Inter utilizza l' aereo di stato giustificandosi che l' ha fatto per motivi di sicurezza. Si dice che la speranza sia l' ultima a morire. Però tutto ha un limite. A chi mi dice di essere pessimista rispondo: " sono solo realista".

 


sabato 9 aprile 2011

L' INDECENZA NON HA LIMITI.

Non ho nulla da dire. Si commenta da solo.

IL CASO

Bunga bunga e battutacce agli studenti
Imbarazzo per il nuovo show del premier

Esibizione di Berlusconi davanti a una platea di neolaureati del progetto "Campus Mentis". Dal palco il Cavaliere inanella i suoi "cavalli di battaglia". Comprese le battute a luci rosse. Gelo del pubblico per una gag sul sesso orale

ROMA - Come una convention. Con battute, applausi e l'elenco delle tecniche per "vendere" se stessi e un prodotto. Mancavano le majorettes ma le risate della platea (a volte forzate) e il Cavaliere nei panni del bravo presentatore rendevano comunque bene l'idea. Silvio Berlusconi torna a indossare i panni del venditore, in perfetto stile Publitalia, regalando un'ora di vero e proprio show alla platea dei neolaureati del progetto "Campus Mentis" dell'Università La Sapienza. Dal palco il Cavaliere inanella, uno dietro l'altro, i suoi "cavalli di battaglia". Comprese le battute a sfondo sessuale che, ormai, sembrano diventate una costante delle sue apparizioni pubbliche 1. La reazione della platea e del ministro Giorgia Meloni che lo affianca, oscilla tra qualche risate e alcuni momenti di vero imbarazzo.

VIDEO Nessuno ride alla barzelletta 2

Davanti ad una platea di ventenni e trentenni, il premier si sente a suo agio. Ricorda quando anche lui era giovane e bacchetta un neolaureato poco intraprendente che dice di volere fare solo "un po'" di carriera. "Solo un po' di carriera? Così cominci male  - lo sgrida il Cavaliere - devi dire 
un carrierone. Sei tu che devi importi agli altri, non sono gli altri che devono accettarti". Ed eccolo il Berlusconi che invoca ottimismo e ambizione. E che dice ai ragazzi "di girare con il sole in tasca pronto per essere donato agli altri con gioia". Per poi gonfiare il petto: "Sentivo incredulità e anche scherno intorno a me quando fissavo dei traguardi, ma li ho sempre raggiunti...".

Poi tocca al look, altro tasto che il premier considera fondamentale. All'attuale presidente del Senato Renato Schifani consigliò di fare piazza pulita del "riporto", al ragazzo calvo che siede in prima fila offre "il telefono del mio dottore, così avrai una chioma come dovrebbero averla tutti i giovani". Ed ancora: al giovane che ha dimenticato di radersi rifila una bacchettata: "La barba induce diffidenza nell'interlocutore, può nascondere una malformazione. Se troppo vasta può nascondere l'espressione del viso".  A tutti, o quasi, aggiusta la giacca, il nodo della cravatta, contesta l'abbinamento dei colori: "Con un vestito blu - dice - non si mettono le scarpe marroni".

Puntare in alto. Non porsi limiti, continua il Cavaliere. Che passa in rassegna i suoi successi: a partire dal Milan, per arrivare a palazzo Chigi: "Volevo entrare in politica e due mesi dopo ero presidente del consiglio". Ambizione e volti glabri, insomma. "Fissatevi un traguardo che dentro di voi sentite di poter raggiungere, molto, molto ambizioso - scandisce il Cavaliere - Dedicate la vita a raggiungerlo, dimenticate ciò che vi può distrarre. Nei confronti dei vostri parenti, amici e collaboratori dovete essere sempre in grado di dare voi qualcosa a loro". Fosse anche un complimento. E qui Berlusconi ricorda quando i suoi collaboratori lo sfidarono a trovare qualcosa di carino da dire a ognuno degli invitati a una cena. Il premier, sempre più attore, mima l'arrivo di una persona vistosamente claudicante, e fa capire che non sarebbe stato facile trovare anche in lui da elogiare. "Beh, gli ho detto: complimenti per la vigorosa stretta di mano, si vede che lei ha una grande forza interiore ...". E se non basta ecco "un regalino alle segretarie, così quando chiederete un appuntamento a qualcuno avrete un trattamento di favore”.

Il meglio, però, deve ancora arrivare. Ovvero la fase a luci rosse. Si comincia così. Due ragazze laureate salgono sul palco. Il Cavaliere le accoglie in questi termini: "Siete così brave che mi viene voglia di invitarvi al bunga bunga".

GUARDA IL VIDEO 3

Finale con barzelletta. Pochi secondi e si scopre che ruota intorno al sesso orale, con un dibattito italo-tedesco se sia meglio dedicarcisi con birra o champagne. La platea sorride con qualche imbarazzo. Finisce così. Senza un accenno all'emergenza immigrazione, alla rivoluzione ai vertici delle Generali e a tutte le questioni che segnano pesantemente la vita del Paese. Forse perché parlando di cose del genere si ride poco. 
(08 aprile 2011)© RIPRODUZIONE RISERVATA

LO SAPEVATE CHE...?

Gene Simmons, bassista dei Kiss, rock band americana degli anni '70, è famoso per una parte del suo corpo molto sviluppata. Non è quello che pensate. Si tratta della sua lingua. Misura ben 18 cm, più di un pene medio in erezione. Guardate il video.

venerdì 8 aprile 2011

LO SAPEVATE CHE...?

Cosa non si fa per raggiungere la perfezione. I Led Zeppelin, mitica rock band degli anni '70, nonchè il mio gruppo preferito, hanno registrato il loro album di maggior successo ( LED ZEPPELIN IV ) nella villa vittoriana di Headly Grange usando uno studio mobile, perchè volevano ricreare un suono particolare. Fin qui nulla di strano. Si dice ed è questo il fatto più eclatante che,  per ottenere il suono che cercavano, abbiano scavato un pozzo in cucina e ci abbiano calato dentro John Bonham e la sua batteria. Che dire, GRANDISSIMI. Ecco un brano dell'album.

domenica 3 aprile 2011

ASSIGNMENT 4.

Mi sono appena registrato su delicious, ho dato un' occhiata e ho già aggiunto una decina di bookmarks. E' veramente semplice. Premetto che sono uno che non sta molto su internet. Non sono uno smanettone, non ho grosse necessità e utizzare Google per cercare informazioni mi basta. Detto ciò, in pochi minuti mi sono reso conto dell' utilità dei bookmarks che ti fanno risparmiare un sacco di tempo. Ad ogni pagina preferita puoi associare un tag, un' etichetta, che inserisce quel link in una determinata categoria e ti permette di individuarlo rapidamente, senza dover scorrere un' infinità di nomi. E' come in libreria, c'è il settore dei gialli, dei romanzi, poesie ecc. Il fatto che poi, grazie a delicious, siano consultabili da qualunque computer e in qualunque parte del mondo li rende ancora più "attraenti". Devo essere sincero, al momento usare delicious non è che mi cambi la vita. Probabilmente mi tornerà più utile in futuro, man mano che i miei studi si faranno sempre più complessi. Una cosa è certa, se non fosse stato per questo assignment non avrei saputo dei social bookmarks  e sarebbe stato un peccato.

sabato 2 aprile 2011

LO SAPEVATE CHE...?

Smoke on the water, cavallo di battaglia dei Deep Purple, è ispirata ad un fatto vero. Racconta un episodio realmente accaduto a Montreux (Svizzera) nel 1971, quando, verso la fine del concerto di Frank Zappa and the Mothers of Invention, uno spettatore sparò un razzo segnaletico che incendiò il Casinò. Smoke on the water (letteralmente fumo sull'acqua) si riferisce al fumo che si spandeva sopra il lago di Ginevra dal casinò in fiamme mentre i membri dei Deep Purple guardavano l' incendio dal loro hotel. Il titolo è accreditato al bassista Roger Glover, che dice di aver avuto l' idea al risveglio da un sogno fatto qualche giorno dopo l'accaduto.

domenica 27 marzo 2011

MA CHE STIAMO FACENDO?

Cambiamenti climatici, desertificazione, terremoti, tsunami, fiumi di fango, deforestazioni selvagge, incidenti nucleari, guerre spacciate da missioni di pace ma che in realtà sono spinte solo da ragioni economiche. Potrei continuare ancora per molto. Questi sono alcuni esempi di ciò che sta avvenendo nel mondo. Spesso si sente dire in televisione che avvenimenti del genere non si possono prevedere. Non sono così d'accordo. Per carità, io non sono un esperto in materia e non pretendo di esserlo. Non voglio sembrare presuntuoso ma quando per esempio sento parlare del disastro de L'Aquila in cui sono morte delle persone a causa del terremoto o del disastro che si è verificato nel messinese a causa delle piogge intense (tanto per rimanere in casa nostra) io dico che non è così. In entrambi i casi la vera causa dei disastri è l'uomo. Abusi edilizi, gare di appalto truccate, il non rispettato il territorio costruendo dove non era il caso di farlo ecc ecc. Non si può dire solamente che non è possibile prevedere certi avvenimenti, piuttosto bisogna pensare e capire che la loro frequenza e violenza sono esasperate, stimolate dai nostri comportamenti. Veramente crediamo che quando stravolgiamo l'equilibrio della natura, questo non abbia delle conseguenze? Sicuramente non si può sapere con assoluta precisione quando ci sarà un terremoto o un'alluvione, ma se si rispetta l'ambiente, si costruisce con intelligenza e non inseguendo solamente il guadagno facile/illecito, se si riducono i gas serra,non si scaricano veleni in mari,  le cose potrebbero migliorare. Noi stiamo stravolgendo gli equilibri del pianeta. Non abbiamo una vera coscienza. Si sente dire che la desertificazione, l'esaurimento del petrolio avverranno tra 30-40-50 anni e pensiamo " tanto non ci saremo più " dimenticando che dopo di noi ci saranno altre generazioni. E la politica? La politica ha grosse responsabilità. Si dice che le immagini arrivino alle persone prima delle parole. Guardate questo video. Non dimenticate, la colpa è solo nostra.

PILLOLE DI MEDICINA.

Che la religione fosse una cosa negativa e nuocesse alla salute ne ero convinto. Ti dice un sacco di bugie, ti fa un vero e proprio  lavaggio del cervello e ti fa credere di essere nel torto se non vivi nel modo che predica. E' stato visto che la religione ha veri e propri effetti negativi  sull' organismo. Leggete questo articolo de La Repubblica.


La religione fa ingrassare
i fedeli sono più a rischio obesità

La tesi è il sorprendente punto d'arrivo di una ricerca durata 18 anni su un campione di oltre 2.400 persone. Secondo i ricercatori della Northwestern University, le probabilità di avere un peso "patologico" da adulti raddoppiano tra i giovani "praticanti"

ROMA - Chi ha problemi di linea deve stare attento a un altro fattore, insospettabile, di rischio: la religione. Secondo uno studio realizzato da ricercatori della Northwestern University, infatti, i giovani più legati alla Chiesa sono anche quelli che con più probabilità saranno obesi da adulti.

La tesi non viene da un'associazione di laici o atei, ma è il frutto di un'indagine che ha preso in esame più di 2.400 persone - scelte tra i partecipanti allo studio multicentrico Coronary Artery Risk Development in Young Adults, svolto in tutti gli stati - e le ha seguite per 18 anni. I risultati sono stati presentati a uno dei periodici meeting dell'American Heart Association: mettendo a confronto i livelli di partecipazione ad attività religiose di giovani tra i 20 e i 32 anni d'età con il loro indice di massa corporea 18 anni dopo, i ricercatori hanno scoperto che tra i più religiosi la probabilità di essere obesi era del 50 per cento superiore.

"Non sappiamo bene perchè la religione sia associata all'obesità - spiega Matthew Feinstein, uno degli autori - ; è possibile che il ritrovarsi insieme una volta alla settimana, associato all'alto tenore di vita che di solito hanno le persone religiose, possa portare a comportamenti che tendono a far ingrassare". Una conferma ai risultati dello studio, tra l'altro, aggiungono i ricercatori, viene dal fatto che nella 'Bible Belt', l'area sudorientale degli Usa che ha un alto numero di persone religiose, c'è anche il tasso maggiore di sovrappeso.

Già in passato una ricerca della Northwestern aveva stabilito una correlazione tra il coinvolgimento religioso e l'obesità. Questo nuovo studio conferma l'ipotesi iniziale, ma soprattutto stabilisce che la relazione matura quando il credente raggiunge la mezza età.

"L'obesità è ormai diventata un'epidemia che riguarda non solo gli Stati Uniti - dice Donald Lloyd Jones, preside di medicina preventiva alla Northwestern University Feinberg School of Medicine  - . Il problema però è che i chili di troppo comportano rischi concreti di sviluppare il diabete, malattie cardiache e anche alcuni tipi tumore. Per questo è importante utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione per identificare i gruppi a rischio e per fornire istruzione e assistenza per prevenire lo sviluppo di questa malattia cronica".

"Le organizzazioni religiose  -  dice ancora Matthew Feinstein - potrebbero avviare programmi volti ad aiutare le loro congregazioni a vivere ancora più a lungo. Bisognerebbe insegnare come i cambiamenti nella dieta e una maggiore attività fisica possano abbassare il rischio di malattia cardiovascolare e ridurre l'obesità, il colesterolo e la pressione alta".

Infine, precisano gli studiosi, se la religione fa ingrassare, non necessariamente peggiora la salute. Tra gli effetti positivi della fede c'è ad esempio il fatto che le persone devote fumano meno.
(25 marzo 2011)© RIPRODUZIONE RISERVATA

ASSIGNMENT 3

Internet sì o internet no, questo è il problema. Personalmente non credo ci sia alcun problema. Internet è senza ombra di dubbio una grande risorsa da cui attingere. Permette di ridurre le distanze tra due persone che si trovano ai poli opposti del pianeta, di trovare qualunque tipo di informazione si abbia  bisogno. Ovviamente bisogna saper cercare e riconoscere le bufale perchè in un mare così grande si può trovare di tutto. Ma soprattutto permette alle persone di essere intellettualmente libere, di poter esprimere le proprie idee e farle sapere a tutto il mondo, di non essere prese in giro, come ultimamente accade, dalla televisione che è sempre più schierata e controllata da una parte della politica che ne fa un mezzo di propaganda. Questo è quello che accade in Italia visto che in nessun' altra parte del mondo il presidente del consiglio è anche proprietario di reti televisive. Ma non parliamo male solo di casa nostra. Parliamo della Cina che controlla la rete e i siti che possono essere visitati, evitando così qualunque tipo di informazione diversa da quella voluta dal governo e quindi  ritenuta pericolosa o bloccando sul nascere qualunque tentativo di "eversione intellettuale". Questa si chiama dittatura e accade, a mio giudizio, ogni volta che non si ha la coscienza a posto e si vuole nascondere qualcosa. Internet è uno strumento molto potente, una spiga nel fianco per qualcuno. E' una voce fuori dal coro. Per questo si cerca in tutti i modi di mettergli il bavaglio. Come tutte le cose, anche internet ha i suoi aspetti negativi. Penso ai furti di identità, ai tanti casi di bambini adescati da pedofili. Sono fatti molto gravi che non dovrebbero succedere. La colpa non è di internet ma di chi commette questi reati. Come non è colpa di internet se alcune persone smettono di vivere la propria vita per una virtuale, in cui poter essere chiunque e realizzare i propri desideri. Un caso su tutti Second life. Se uno nella vita non è riuscito a realizzarsi, a crearsi delle amicizie ma magari su facebook ha un centinaio,un migliaio di amici e non esce il sabato sera per chattare con loro, sicuramente è una persona con problemi che va aiutata ma di certo i suoi problemi non sono causati da internet. Semmai internet può metterli in evidenza. Dopo tutti questi bei discorsi arrivo al dunque. Internet è entrato prepotentemente nelle nostre vite diventandone parte integrante. Bisogna solo capire come utilizzarlo e sfruttarne le potenzialità senza abusarne. E' come il vino. Se si assume vino in piccole quantità fa bene al nostro organismo, se se ne abusa allora diventa nocivo per la salute." In medio stat virtus". Non ricordo chi lo diceva. Un attimo che cerco. Trovato. L'ha detto Orazio.Visto che internet è utile!

sabato 19 marzo 2011

LO SAPEVATE CHE...?

I chitarristi hanno l'abitudine, a volte, di spaccare le loro chitarre alla fine del concerto. Dovete sapere che c'è chi ha osato di più. Jimi Hendrix, considerato da tutti il miglior chitarrista della storia della musica, ha dato fuoco alla sua chitarra alla fine di una sua performance al Monterey Pop Festival del 1967. Guardate con i vostri occhi.

giovedì 17 marzo 2011

ASSIGNMENT 1

Per tenermi informato su quanto accade nel mondo guardo i telegiornali, solo quelli di rai3 e la7 e non aggiungo altro, seguo alcuni programmi televisivi, tipo su rai2 il giovedì sera o rai3 il martedì, oppure mi leggo i giornali online, La Repubblica ed il Corriere della sera. Grazie ai FEED posso essere informato senza dover girare da un sito all'altro. Vi spiego come si fa. Andate sul sito de La Repubblica, scorrete tutta la homepage, in fondo a destra trovate FEED RSS con elencate le varie categorie. Cliccate su quella che vi interessa, vi chiede poi di abbonarvi al servizio con Google, Yahoo ecc. Voi scegliete quello che vi pare. A questo punto cliccate su ABBONATI ADESSO ed il gioco è fatto. Sarete sempre al passo coi tempi. Per quanto riguarda il Corriere della sera, il procedimento è identico. L'unica differenza è che trovate il collegamento ai FEED sulla homepage in alto a destra. E' tutto.

sabato 12 marzo 2011

FACCIAMOLI A PEZZI.

Il titolo vuole essere una provocazione. Mi riferisco alla spinosa questione delle dissezioni sui cadaveri. E' assurdo pensare di studiare anatomia solo sui libri e non vedere com'è fatto realmente il corpo umano. Permettere agli studenti di medicina di sezionare cadaveri non deve essere considerata solo un' attività didattica, imprescindibile sia chiaro, piuttosto un' opportunità di crescita, di confronto con se stessi, per capire se si è fatta la scelta giusta. All'inizio uno ha un'idea di medicina che poco ha che fare con la realtà. A priori nessuno sa se riesca a sopportare la vista di un addome aperto o se, dopo averlo visto, sia ancora convinto di voler continuare medicina. Ne ho sentite storie di ragazzi del terzo/quarto anno che, messi di fronte a certe situazioni, non hanno retto e hanno abbandonato. Sembra una caz...ata ma non lo è. Poi c'è un' altra questione, la morte. Entrare prima possibile in contatto con la morte in modo da conoscerla  ed esorcizzarla. Un giorno saremo medici. Avremo a che fare con la morte, chi più chi meno, quotidianamente. Fa parte del "nostro mestiere" e ancor prima della vita. Non è retorica, è un dato di fatto. Non dobbiamo arrenderci. Dobbiamo convincere  chi di dovere a lasciarci fare le dissezioni. E' UN NOSTRO DIRITTO.

Led Zeppelin - Stairway to Heaven Live

giovedì 10 marzo 2011

SI ACCETTANO CONSIGLI

Ciao a tutti, ho cominciato a elaborare il mio blog. non che ne capisca!!! se c'è qualcuno che vuole darmi qualche consiglio, per esempio su come aggiungere un orologio o dei link/blog o che so io, si faccia avanti. per adesso è tutto. attendo fiducioso